IL TEATRO TORNA A SCUOLA!

Il Diario di Anna Frank

Fermamente convinti che la pratica teatrale sia uno strumento formidabile per veicolare messaggi fondamentali per la “formazione del cittadino”, i ragazzi dell’IC2 di Ferentino, lunedì 14 marzo 2022, hanno avuto la possibilità di assistere allo spettacolo teatrale on line “Il Diario di Anna Frank”, messo inscena dalla Compagnia degli EDUcATTORI.
La narrazione originale degli eventi
ruota intorno alla figura di Otto Frank, padre di Anna ed unico sopravvissuto ai campi di concentramento, che cerca un editore per dare alle stampe il diario della figlia morta. Ma perché parlare di razzismo e di persecuzione degli ebrei in tempi così lontani dalla giornata deputata? Perché tutti i giorni si dovrebbe fare MEMORIA degli errori del passato e ricordarli a certi potenti della terra che, in questi giorni, stanno dimostrando di non averne affatto, costringendo l’intera umanità a confrontarsinuovamente con il male. In realtà, la piece pone l’accento su tanti altri aspetti della nostra società, quali l’emigrazione, il bullismo, il pregiudizio invalidante, l’ingiustizia… sui quali gli alunni si sono confrontati con il fondatore della compagnia, dr. Ivan Luigi Antonio Scherillo, durante il dibattito finale. La speranza che ci muove, come dicevamo, è sempre quella di formare cittadini responsabili, coerenti, accoglienti… capaci davvero di costruire un mondo migliore.

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IL GIUDICE E LA RAGAZZINA

Continua l’attività teatrale on line nella Scuola Secondaria dell’IC2 Ferentino. Stamattina, 29 marzo 2022, l’attenzione è stata spostata su un altro tema di grande rilevanza, inserito da anni nel nostro progetto di Educazione alla Legalità: la MAFIA. L’originalità della rivisitazione delle stragi di mafia del 1992 operata dalla Compagnia degli EDUcATTORI ci ha presentato i due magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino intenti nel loro lavoro di persecutori del crimine in un Paradiso popolato di vittime innocenti, collaboratori di giustizia, pentiti di mafia.

La ragazzina del titolo è Rita Atria, figlia di un boss palermitano, diventata collaboratrice di giustizia per la fiducia assoluta riposta nel giudice Borsellino. Completamente isolata e ripudiata dal resto della famiglia di origine, si suicidò una settimana dopo la strage di Via D’Amelio: è lei l’ultima vittima innocente di questo secondo atto barbarico che scosse l’Italia intera.

Anche i ragazzi sono rimasti attoniti di fronte alle immagini di repertorio riproposte durante lo spettacolo: hanno visto cosa produce la furia cieca di coloro che, per la smania di accumulare immense ricchezze, sono disposti a distruggere le vite di tante famiglie e a vessarne tante altre in nome del denaro facile, dell’arricchimento illecito di cui spesso non godono neppure i frutti perché costretti a finire la loro vita in carcere o perché costretti a vivere nei bunker sotterranei come le talpe o perché morti ammazzati. Del resto, “si entra nella mafia con il sangue (rito di affiliazione) e si esce dalla mafia con il sangue (la morte dell’affiliato e dei suoi parenti)”.

Il messaggio forte e chiaro che si è levato è stato quello che la mafia, dopo i nuovi sistemi indagatori inaugurati dai due magistrati martiri, può e continua ad essere sconfitta attraverso il coraggio silenzioso di tanti disposti a denunciare.

La nostra speranza è che le nuove generazioni, lontane dalle false promesse di una vita ricca e felice, possano davvero costruire un mondo più onesto e pulito.

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